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Firenze, 16 ottobre 2023. Stamani presso la Sala Pegaso, nella sede della Giunta Regionale a Firenze è stato presentato il libro “Villa Vittoria una storia tutta da scrivere” realizzato da Firenze Fiera in partnership con Le Gallerie degli Uffizi e l’Archivio di Stato di Firenze. Il volume accende i riflettori sulla storia della prestigiosa residenza della famiglia Contini Bonacossi e prima ancora degli Strozzi di Mantova (oggi sede di Firenze Fiera), un tempo scrigno di ‘meraviglie’ e tesori d’arte collezionati da Alessandro Contini Bonacossi e da sua moglie, Erminia Vittoria Galli, che la resero non solo uno dei ‘salotti’ culturali più frequentati in città da artisti, collezionisti, critici e storici dell’arte ma anche ‘paradigma’ del design e gusto contemporaneo, grazie all’opera di Gio Ponti e Tomaso Buzzi incaricati, negli anni Trenta del Novecento, di progettare gli arredi al secondo piano della villa , dove la famiglia abitualmente risiedeva.
Alla presentazione erano presenti il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella (con un videomessaggio), Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera, Simona Pasquinucci, coordinatrice della Divisione Curatoriale delle Gallerie degli Uffizi e il soprintendente Archivistico e Bibliografico della Toscana, Michele Di Sivo.
La pubblicazione del volume (edito da Polistampa – Leonardo Libri, in italiano e inglese con un ricco apparato fotografico e documenti inediti), è dedicata alla memoria di Sabina Magrini (già direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze prematuramente scomparsa).
L’opera segue la pubblicazione del libro “Dante scopre l’Europa. La geografia europea nella Divina Commedia”, realizzata da Firenze Fiera in occasione dei 700 anni della morte del poeta e si colloca sulla scìa del successo della mostra e del convegno svoltisi nel novembre 2021 a Villa Vittoria per rendere omaggio a Vittoria Galli Contini Bonacossi nel 150simo anniversario della sua nascita (11 giugno 1871), frutto della collaborazione fra Firenze Fiera, le Gallerie degli Uffizi e l’Archivio di Stato di Firenze. Fu lei, personalità carismatica, estroversa e conviviale che affiancò il marito, il conte Alessandro Contini Bonacossi, nell’acquisto di opere d’arte contribuendo alla nascita della Collezione Contini Bonacossi, una delle raccolte di pittura, scultura e arti applicate più ricche e prestigiose del Novecento, oggi in gran parte conservata e visitabile agli Uffizi.
Il volume è diviso in tre parti: nella prima viene ripercorsa scrupolosamente la storia della villa e della famiglia Contini Bonacossi alla luce di nuovi studi e testimonianze con contributi di Daniela Fattori e Silvia Sinibaldi dell’Archivio di Stato di Firenze, di Giovanni Contini Bonacossi, (bisnipote di Vittoria) e dello storico dell’arte Daniele Galleni, che si sofferma sul sontuoso apparato decorativo messo in campo da Augusto Burchi (uno degli artisti più apprezzati nella Firenze fin de siècle) per il primo proprietario: Massimiliano Strozzi di Mantova.
La seconda parte del libro ospita gli studi e le ricerche condotte per la mostra “Vittoria Contini Bonacossi, i Diari” svoltasi alla Limonaia di Villa Vittoria (18 – 21 novembre 2021) e curata da Daniela Fattori, mentre nella terza parte del volume sono pubblicati gli atti del convegno “Vittoria Contini Bonacossi, Gio Ponti e un capolavoro dell’arredamento italiano del Novecento” tenutosi il 18 novembre 2021 alla Sala Verde con contributi del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, di Sabina Magrini, Rosalia Manno dell’Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi”, Enrico Colle, direttore del Museo Stibbert, Lucia Mannini, storica dell’arte, Stefano Andrea Poli docente del Politecnico di Milano e Chiara Toti degli Uffizi.
A chiusura del volume il contributo di Massimo Ruffilli sulla nuova “Destinazione e destino di Villa Vittoria a Firenze” a sede del Centro Internazionale dei Congressi di Firenze istituito nel 1965, con la costruzione dell’Auditorium da 1000 posti da parte dell’architetto Pierluigi Spadolini, inaugurato nel 1969.
“E’ stata una bella ‘storia tutta da scrivere’ la pubblicazione di questo nuovo libro su Villa Vittoria – ha dichiarato il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini – che sancisce ancora una volta la collaborazione fra Firenze Fiera, Le Gallerie degli Uffizi e l’Archivio di Stato di Firenze, affidando alla nostra società un ruolo di capofila di eventi e iniziative culturali per rafforzare la memoria storica e il prestigio delle nostre sedi fieristico-congressuali in un confronto sempre vivo e stimolante con le diverse realtà istituzionali, culturali ed economiche del territorio”.
“Nel 1969 giungeva in dono alla Repubblica italiana e agli Uffizi la collezione Contini Bonacossi con alcuni dei capolavori d’arte antica che Alessandro e Vittoria avevano messo insieme nel corso della loro attività di antiquari, ha affermato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. “Grazie al volume su Villa Vittoria si aggiungono ora nuovi approfondimenti che mettono i riflettori sulla qualità enciclopedica del loro collezionismo, dispiegato con una tenuta sempre altissima di gusto. Nell’attraversare le sale degli Uffizi, tra Andrea del Castagno e Bramantino, tra Velázquez e Bernini, non potremo infatti non portare con noi le immagini in bianco e nero che hanno permesso di tramandare la memoria di Villa Vittoria e di far conoscere l’appartamento privato all’ultimo piano della villa, straordinario ensemble di mobili e opere d’arte frutto della migliore creatività novecentesca. A tutto ciò questo volume tributa un necessario omaggio così come alla sua principale artefice, Vittoria, che con la sua arguta curiosità importò nella Firenze degli anni Trenta le novità del comfort moderno conosciute negli Stati Uniti.”
“Il volume è il frutto della collaborazione feconda di tre soggetti e su tre oggetti: la sede, le fonti archivistiche, le opere d’arte. È giustamente dedicato a Sabina Magrini perché del lavoro suo e del suo Istituto sul secondo di quei temi non ha potuto vedere gli esiti. Gli studi provenienti dall’Archivio di Stato che ha diretto sono tuttavia parte rilevante di questa pubblicazione ed esprimono quell’impegno”, il commento del soprintendente Archivistico e Bibliografico della Toscana, Michele Di Sivo.
(F.D.)