L’intervista a Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria

Congressi

Firenze 25 maggio 2022. Si chiude oggi pomeriggio al Palazzo dei Congressi il 22°Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Psicogeriatria (AIP) che dal 23 al 25 maggio ha visto la partecipazione di oltre 700 specialisti fra geriatri, neurologi, psichiatri che si sono confrontati sul tema: Dopo la pandemia: la sfida per una medicina a misura della terza età.

Abbiamo incontrato il Prof.Marco Trabucchi, presidente dell’AIP, già professore ordinario di Neuropsicofarmacologia nell’Università di Roma “Tor Vergata”, specialista in psichiatria, direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia e Consigliere della SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Nel 2010 ha dato vita al primo progetto di rilevazione dell’attività del Caffè Alzheimer in Italia.

Un bilancio a consuntivo, a poche ore dalla chiusura di questo importante congresso, il primo dell’AIP in presenza dopo la pandemia? 

“Siamo molto contenti di essere tornati in presenza dopo due anni di sospensione e di essere qua in questa bellissima sede a Firenze, città molto attenta agli anziani, dove organizzeremo nel settembre prossimo, dall’8 all’11, nella magnifica cornice di piazza Santissima Annunziata, la sesta edizione dell’Alzheimer Fest, un evento che gira per l’Italia, il cui slogan sarà “l’Alzheimer non cancella la vita”. Si parte dalla realtà della malattia con conferenze di tipo clinico ma ci si affida poi al potere terapeutico delle arti, della pittura, del teatro, della poesia”. 

Quale è stato il tema centrale di questa tre giorni e quali le strategie che metterete in campo in questa fase post pandemia per la salute degli anziani in Italia, il secondo paese al mondo più anziano dopo il Giappone?    

Il tema di questi giorni è stato la ripresa, si vuole riprendere con maggior coraggio l’attenzione da parte del sistema sanitario assistenziale verso gli anziani mettendo in campo due approcci diversi: tornare a prima e fare più di prima. Sul piano tecnologico, sul piano farmaceutico, dell’organizzazione diagnostica, dell’organizzazione del sistema ospedaliero, sul piano della relazione. La crisi ci ha fatto capire ancor di più come i servizi siano fondamentali per contrastare la solitudine, il male più grande per le persone in età senile. Siamo convinti che gli anziani abbiamo diritto al massimo della ricerca e dell’innovazione nei vari campi: dalla ricerca biologica a quella diagnostica, al valore aggiunto dell’intelligenza artificiale e della telemedicina che richiede comunque organizzazione e investimenti umani oltre che tecnologici per essere efficace e risolutiva”. 

AIP e Firenze Fiera rappresentano ormai un sodalizio consolidato negli anni? 

“Direi proprio di sì, la location fiorentina è sempre bellissima oltre che perfetta per le nostre necessità per la sua centralità e comodità, tanto che abbiamo già riconfermato le date per il nostro 23° Congresso AIP, che si svolgerà al Palazzo dei Congressi dal 13 al 15 aprile 2023”.