L’astro di Donatello e il Rinascimento in mostra a Palazzo Strozzi e al Museo del Bargello fino al 31 luglio 2022

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Firenze, 25 marzo 2022. Un distillato di bellezza sopraffina che rasserena cuore e intelletto e  riconduce a quel periodo magico del primo Quattrocento fiorentino quando l’arte si esprimeva nell’armonico equilibrio della forme e della sintassi figurativa come risultato di un processo nuovo di dimensione psicologica e profonda dell’arte.

E’ questa la prima impressione che si avverte visitando  Donatello, il Rinascimento, la straordinaria mostra che nelle sale di  Palazzo Strozzi e al Museo Nazionale del Bargello fino al 31 luglio 2022 riunisce per la prima volta alcuni dei più importanti capolavori del grande scultore fiorentino (beniamino della famiglia Medici), a confronto con opere di artisti coevi, quali Brunelleschi, Masaccio, Mantegna, Luca della Robbia, Giovanni Bellini, Michelangelo e Raffaello.

La mostra, curata dal professor Francesco  Caglioti, si snoda in un percorso cronologico – tematico di 14 sezioni che ricostruisce la biografia artistica di Donatello con oltre 130 capolavori  provenienti da oltre 50 fra i più importanti musei e istituzioni al mondo, come la National Gallery of Art di Washington, il Metropolitan Museum di New York, il Victoria & Albert Museum e la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi, gli Staatliche Museen di Berlino, gli Uffizi, le basiliche fiorentine di San Lorenzo, Santa Croce e Santa Maria Novella.

Si inizia dalle prime opere giovanili e dal confronto sempre vivo e stimolante con Brunelleschi nei due celebri Crocifissi lignei provenienti da Santa Croce e Santa Maria Novella, proseguendo attraverso i luoghi che videro Donatello farsi portavoce della rivoluzione prospettica rinascimentale come, oltre Firenze, come Siena, Prato e Padova, entrando in dialogo con altri celebri artisti quali Mantegna e Bellini e sperimentando nella versatilità dell’utilizzo dei materiali – dal marmo al bronzo al recupero del valore della terracotta – le sue geniali e personalissime invenzioni scultoree.

La mostra si chiude con una sezione speciale dedicata alle influenze donatelliane sui grandi maestri come Raffaello, Michelangelo e Bronzino, a testimonianza dell’importanza capitale della sua opera per i capitoli successivi dell’arte italiana.

(Fiamma Domestici)

 

 

 

 

 

 

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