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Firenze, 15 marzo 2023. Si apre domani alla Fortezza da Basso il Congresso “Conoscere e curare il cuore” che taglia il traguardo della 40sima edizione. L’evento è organizzato dal Centro Lotta contro l’Infarto – Fondazione Onlus.
Si farà il punto sui temi di avanguardia della cardiologia italiana con la partecipazione e il contributo dei più importanti rappresentanti del settore come il Prof.Francesco Prati, presidente del Centro Lotta contro l’Infarto – Fondazione Onlus, la Prof.ssa Eloisa Arbustini del Centre for Inherited Cardiovascular Diseases – IRCCS, Foundation University Hospital Policlinico San Matteo, Pavia, Massimo Massetti – Direttore dell’U.O.C. di Cardiochirurgia al Policlinico Universitario A. Gemelli, Professore Ordinario all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma
Numerosi, anche quest’anno, i temi che indagano i molteplici rapporti tra “cuore e il resto del mondo”, nelle sue variegate articolazioni. Primo tra questi, l’inquinamento di suono, luce, aria. Non è solo l’inquinamento atmosferico a nuocere al cuore, ma anche luminosità e rumori eccessivi ed intermittenti. I dati scientifici su questo sono una novità assoluta. L’alimentazione, un must nelle strategie di prevenzione cardiovascolare. Verrà analizzato il valore della dieta mediterranea in comparazione con quella povera di grassi. Oltre a ciò, per mantenere il cuore in salute, meno sodio e più potassio è l’indicazione che emerge in base alle ultime analisi. Il metaverso in cardiologia: uno scenario dalle potenzialità infinite, quando il futuro è già vicino e carico di straordinarie opportunità di cura. Donne e cuore: un rapporto per molto tempo non riconosciuto e non investigato. Gli ultimi dati relativi all’ipertensione in gravidanza, quale possibile elemento di compromissione della salute cardiovascolare futura; la sindrome di Takotsubo: più frequente nella donna, più pericolosa nell’uomo. Oltre a ciò, si affronterà il tema della morte improvvisa, “crux desperationis” del cardiologo: le cause e il duplice meccanismo di morte improvvisa nella cardiopatia ischemica. Da ultimo, le infezioni correlate all’assistenza: quanto possono incidere sull’esito di un intervento oppure in fase post operatoria.