Gli arredi tessili del Museo Stibbert a Firenze Home Texstyle, dal 1 al 4 aprile alla Fortezza da Basso

Fiere

 Enrico Colle, Direttore del Museo Stibbert sarà tra i protagonisti di FOCUS ON, il nuovo spazio di FIRENZE HOME TEXSTYLE dedicato agli eventi live per l’approfondimento, il confronto e il dibattito sulle tematiche dell’arredo tessile.

Lunedì 4 aprile alle ore 10,00 terrà una lecture sul tema Gli arredi tessili del Museo Stibbert. Nell’incontro verrà presentato uno dei settori del collezionismo di Frederick Stibbert incentrato sulla raccolta di tessili dei secoli XV – XIX. La passione di Stibbert per i manufatti tessili è infatti documentata oltre che dalla ricchezza raccolta anche dalla loro disposizione all’interno del museo che dimostra il gusto sfarzoso delle dimore nobiliari della fine Ottocento.

Cosa significa essere direttore di un museo importante come lo Stibbert (scrigno di innumerevoli tesori d’arte e mèta di collezionisti, ricercatori, storici dell’arte e appassionati provenienti da tutto il mondo), che durante i mesi dell’emergenza sanitaria si è guadagnato la menzione di uno dei primi cinque musei  al mondo da seguire su Instagram da parte del New York Times?

Significa un grande impegno per il coordinamento delle attività culturali all’interno del museo, di restauro, e di promozione, non ultima l’attività di fund-raising per il mantenimento della struttura, che negli ultimi anni è diventato molto impegnativo. La conservazione e il restauro delle opere d’arte si rendono sempre più importanti vista la grande quantità e diversità delle opere conservate che necessitano di interventi conservativi e straordinari quando, per ricreare l’atmosfera della casa-museo ottocentesca, si decide di esporre opere a lungo conservate nel deposito. Un programma di riallestimento già avviato dagli ultimi direttori del museo  e che io sto ultimando con il recupero di alcuni ultimi ambienti per riportarli allo splendore voluto da Frederick Stibbert. Questo lavoro di restauro e ripristino si affianca alla promozione delle collezioni stesse, sia attraverso mostre temporanee che attraverso i nuovi canali social, gestiti dai funzionari più giovani del museo, che hanno valso la menzione del NYT”.

Ci può anticipare qualcosa sulla storia del tessuto che avete selezionato per rappresentarvi ai Unique Texstyle – la Stanza delle Meraviglie, lo special project di Firenze Home Texstyle 2022 che rende omaggio a pezzi unici e iconici tra tradizione e contemporaneità con la partecipazione di musei, manifatture storiche e accademie e istituti d’arte, moda e design?

“Il velluto presentato, di probabile fattura genovese, fa parte della raccolta dei tessili più antichi, scelti da Stibbert per integrare la sua ricca collezione di abiti soprattutto settecenteschi con tessuti prodotti anche nei secoli precedenti. I frammenti di tessuti antichi venivano anche utilizzati per completare gli evocativi allestimenti del museo e ne troviamo inseriti negli abiti realizzati per le figure rinascimentali che ancora oggi colpiscono la fantasia dei visitatori per il loro realismo. In altri casi, come probabilmente nel caso del velluto esposto, i tessuti andavano a decorare gli ambienti per rievocare il fasto delle dimore dei secoli passati.

Il tessuto è tutto”. Sono parole del celebre stilista giapponese Yohji Yamamoto che, con Kenzo e Issey Miyake, appartiene al pantheon dei grandi della moda giapponese, con mostre nei principali musei come il Victoria & Albert di Londra. La Villa di Montughi, sede del museo, conserva preziosi apparati tessili realizzati secondo il gusto e le preferenze estetiche del suo proprietario, l’eclettico Frederick Stibbert. Che cosa è rimasto nel mondo del fashion e dell’home decor del suo stile inconfondibile?

“Stibbert ha avuto una particolare predilezione per la produzione tessile, sia legata all’abbigliamento che all’arredo. Aveva disposto tessili in tutta la casa- museo, utilizzando parati moderni nelle parti abitate mentre per gli ambienti museali aveva scelto tessuti antichi. Ad esempio, nel Salotto Luigi XVI aveva scelto un parato di gusto neoclassico, per il Salotto Giallo un prezioso damasco, e tutte le porte e finestre erano abbellite con drapperie di seta a colori sgargianti, tutti prodotti dalle manifatture a lui contemporanee. Si può dire che rimanga il gusto per i colori contrastanti e la volontà di inserire elementi stilistici di culture diverse che lui utilizzava facendoli convivere in insiemi spettacolari, contrasti che ancora oggi si ripropongono anche nell’essenzialità degli interni progettati da stilisti contemporanei. Per questo Frederick Stibbert rimane una fonte di ispirazione inesauribile per tutti coloro che si occupano di design”.

 

(Fiamma Domestici)